Diritti e Doveri dell’agente di commercio

dei diritti e dei doveri

Di solito, si ricordano solo i diritti mentre i doveri sono “per gli altri”. A conferma di quanto asserisco è il fatto che sentiamo strillare in tutte le manifestazioni di piazza o nel vari dibattiti televisivi: che i diritti sono calpestati, che i diritti non sono rispettati ecc… E i doveri? Un optional, o semplicemente ignorati. A differenza di quasi tutte le altre categorie sia di lavoratori dipendenti che autonomi, gli agenti di commercio conoscono solamente i doveri. Non solo i doveri civili, quelli che per esempio comportano il dover pagare le tasse o il dover rispettare il codice civile e penale, o quelli di rispettare le clausole contrattuali che impongono certi comportamenti, ma vanno ben oltre, rispettano anche doveri che doveri non sono. Risulta che agenti di commercio relazionano abitualmente le aziende mandanti sulle visite effettuate; che agenti di commercio sono “importunati”, telefonicamente, oltre il normale orario di lavoro, da direttori commerciali o da capi area che pretendono di essere informati sull’andamento delle visite o sugli ordini; che agenti di commercio devono uscire di casa non dopo le otto di mattina. Gli esempi sono molteplici e per quanto riguarda l’operatività vi sono delle interferenze inammissibili, come ad esempio, il controllo delle merci esposte o il merchandising. Gli agenti di commercio accettano tutto, o quasi, di ciò che arriva dalle mandanti e difficilmente si chiedono; ”ma è mio dovere fare questo? e i miei diritti quali sono?”. Gi agenti di commercio abbassano la testa e continuano a subire accettando situazioni intollerabili, perché non conoscono, o conoscono poco, i loro diritti. Da una nostra indagine interna abbiamo scoperto che nei casi che seguono gli agenti, con molta frequenza, non hanno nulla da dire e accettano le situazioni, senza consultare nessuno:

  • firmano nuovi contratti senza rendersi conto se contengono clausole vessatorie;
  • iniziano nuovi rapporti di agenzia senza esaminare ne la consistenza della mandante ne la bontà del nuovo contratto;
  • accettano riduzioni di zona o di provvigioni, forse con qualche mugugno, ma senza opporsi e senza considerare le percentuali di riduzione;
  • non hanno chiaro il significato su “diritto di esclusiva” e accettano che sugli ordini indiretti non vengano pagate le provvigioni;
  • non parliamo del patto di non concorrenze che è sempre visto come un clausola di nessuna importanza, salvo pentirsi amaramente, al momento di scioglimento del mandato, per averlo, a suo tempo, così facilmente sottoscritto;
  • sorprendente è stato scoprire che pochi, ma veramente pochi, sanno esattamente quali sono i diritti in caso di disdetta di un mandato;
  • Non parliamo del controllo dei versamenti previdenziali all’Enasarco, quasi nessuno sa se le mandanti effettuano regolarmente i versamenti;
  • altro argomento pericolosissimo è “l’obiettivo di vendita” che è sottoscritto con estrema leggerezza senza rendersi conto che in caso di non raggiungimento la mandante può rescindere il contratto senza riconoscere il diritto alla liquidazione delle indennità di fine rapporto;
  • non è raro che le mandanti ritardino il pagamento delle provvigioni, per gli agenti non è un fatto grave e restano in “fiduciosa attesa” senza chiedere gli interessi per ritardato pagamento come il loro diritto prevede.

Queste sono solo alcune delle conseguenza del non conoscere i propri diritti e considerare doveri o pseudo tali circostanze che sono estranee al mandato di agenzia.

Altre mille possono essere le ragioni che motivano l’esigenza di conoscere bene i propri diritti perché le implicazioni che ne derivano possono essere penalizzanti. Comprendo che chi ha sempre operato in un certo modo ben difficilmente cambierà il suo modo di agire, è allora assolutamente indispensabile avere un referente che possa supportare e assistere chi non ha chiari i suoi diritti. L’Usarci-Sparci è l’associazione di categoria che è in grado di prevenire errori nei comportamenti che possono essere molto pericolosi. Non è necessario avere un problema per associarsi è bene farlo quando non c’è all’orizzonte nessuna burrasca, perché è “meglio prevenire che combattere”.