Lettera aperta alle Ditte Mandanti – Ponte Morandi

Lettera aperta alle Ditte Mandanti – Ponte Morandi

Il Presidente illustra la situazione post-crollo ponte Morandi

Pochi sono quelli che non hanno sentito parlare del crollo del ponte Morandi e delle conseguenze che questo sciagurato evento sta avendo sull’economia della città di Genova e sull’intera regione della Liguria. Chi non conosce bene questa nostra regione non può comprendere a pieno quanto fosse, non solo importante, ma indispensabile il collegamento che il ponte Morandi faceva tra le due sponde del torrente Polcevara. Con la mancanza di questa struttura il panorama dei collegamenti è stato stravolto. Sul ponte transitavano dai 65.000  ai 70.000 veicoli al giorno per un totale di circa 25.000.000 di passaggi all’anno. Il 100% del traffico pesante  da e per il più importante porto italiano e forse anche dell’intero Mediterraneo, transitava su questa infrastruttura. Il collegamento  alla Francia alla Spagna e all’intera Europa avveniva attraversando il ponte Morandi. Con il crollo,  il traffico di merci nel porto, la più grande” industria” e motore della città di Genova ha fatto registrare in questo primi tempi un calo del 30%. Anche  il turismo ha avuto una forte contrazione. Nella più importante attrazione, l’acquario di Genova,  nei primi 30 giorni si sono  perdersi incassi per un milione di euro. I 120.000 abitanti della Valpolcevera passano ore  in coda. I 1.500 commercianti, artigiani, piccole imprese che operano nella zona rossa e limitrofe hanno visto crollare il loro giro di affari. I residenti in centro città non si avventurano più oltre il Polcevara per i loro acquisti. Ikea, Leroy Merlin MediaWord ecc. che sono ubicati a ridosso della zona rossa, hanno ridotto il loro giro di affari a percentuali a due cifre. Per contro qualche esercizio in centro città ha migliorato le proprie posizioni, ma nessuno ha recuperato i fatturati persi nella zona incriminata. Il Comune di Genova sta facendo  tutto il possibile per migliorare la situazione del traffico , ma la città e spezzata in due  dove per fare 3 Km in alcune vie del ponete cittadino, ci si può impiegare anche 3 ore, in alternativa si possono percorrere 6 km. su strada con una corsia e altri 7 di autostrada, migliorando la percorrenza solo di qualche minuto.

In questa situazione gli agenti di commercio sono fortemente penalizzati su tre fronti:

  1. sui costi di gestione fortemente aumentati;
  2. sui tempi di percorrenza triplicati;
  3. sui fatturati compromessi.

Da un sondaggio sulle difficoltà di mobilità causate dal crollo del ponte Morandi, svolto presso la categoria, sono estrapolate, qui di seguito, alcune  risposte e  suggerimenti  che circa 140 agenti hanno voluto sottoporre al nostro Sindacato.

 

  • Le istruzioni dovranno prendere in considerazione l’ipotesi che i consumi ne risentiranno in maniera considerevole, credo un decremento anche a due cifre e che si dovranno riconsiderare le richieste che gli enti faranno nei confronti del commercio, in particolare quello medio piccolo.
  • Bisogna migliorar ed incentivare ancora l’utilizzo di mezzi pubblici per chi ne ha la possibilità (tragitto casa lavoro mattina e sera e basta) ma le persone prendono ancora la macchina in quanto il servizio non è adeguato. Bisogna evitare che i bus rimangano fermi nel traffico (non solo sulla via principale ma anche nelle vie secondarie, ad esempio di Sestri P.), eventualmente cambiando le tratte.
  • Fare presto per il nuovo viadotto e partire allo stesso modo anche per la gronda
  • Istituire le targhe alterne o vietate l’ingresso nel centro città tramite varchi presidiati di vetture con meno di due persone a bordo.
  • Occorrono via alternative…
  • Occorre al più presto fare la gronda
  • Sarebbe sufficiente ripristinare il tratto ferroviario tra Rivarolo e Sampierdarena per evitare migliaia di macchine negli orari di punta
  • Applicare le targhe alterne, ed a fronte di documentazione probante, concedere agli agenti di commercio l’ autorizzazione ad utilizzare l’ auto a prescindere dalla targa..
  • Eliminare i semafori pedonali sulla strada al mare
  • Consiglio vivamente le istituzioni di soffermarsi su ogni piccolo aspetto che possa migliorare la situazione: incentivi per lavoro da casa, accordi con assicurazioni e INPS al fine di coprire anche dipendenti che utilizzano scooter (attualmente alcune società vietano ai dipendenti l’utilizzo dello scooter perché non coperti da inps), modifica calendari e raggruppamenti attività ludico sportive (vedi tornei calcio giovanili, pallavolo, etc.)
  • Per chi non svolge un’attività di agente di commercio ma è stanziale tipo impiegati, sarebbe opportuno che l’amministrazione provvedesse ad incentivare l’uso dei mezzi pubblici con sconti
  • Liberare il prima possibile le due strade a fianco al Polcevera…
  • Agevolare l’ingresso in autostrada dal casello di Bolzaneto con corsia preferenziale.
  • Bisognerebbe limitare l’uso dei veicoli nelle ore più critiche consentendo la circolazione solo a coloro che non possono farne a meno (merci, agenti di commercio, medici,…)
  • Poter passare sulle corsie dell’autobus
  • Modificare la viabilità per poter eliminare i semafori nei punti di maggior criticità anche non immediatamente vicini alle aree interessate dal crollo, ad esempio asse collegamento Molassana – Centro e Nervi – Centro oggetto di esasperanti code.
  • E’ di fondamentale importanza ripristinare la viabilità in tempi rapidi
  • Mantenere aperti Uffici Comunali – amministrativi – servizi – utenze – banche in zona anche il Sabato mattina.
  • Anticipare aperture pomeridiane e Posticipare di almeno mezz’ora la chiusura di negozi – supermercati
  • Io abito a Certosa: sono troppo lunghi i tempi d’attesa della Metro Certosa/Dinegro
  • Apertura il più presto possibile di alcune strade ora chiuse.
  • Demolire quanto prima i monconi restanti del ponte in modo da poter ripristinare la viabilità sugli argini del Polcevera in modo da eliminare l’isolamento della Genova nord; leggi speciali a Roma per partire quanto prima con la ricostruzione: non possiamo aspettare la consueta burocrazia pena il tracollo economico della città con gravi ricadute occupazionali.
  • Condividere con i colleghi il mezzo quando l’itinerario e’ comprende la Riviera di Ponente: l’Associazione potrebbe essere un punto d’ incontro e conoscenza tra colleghi associati e non.
  • Eliminare il semaforo alla fine di Via Guido Rossa incrocio via Cornigliano/Via Siffredi sostituendolo con Vigili Urbani che regolino in maniera adatta lo scorrimento del traffico verso Ponente.
  • Sicuramente, considerando i tempi e la viabilità complicata, non sarà possibile mantenere lo standard di servizio ai clienti nei tempi solitamente richiesti.
  • Una maggior presenza di polizia municipale, supportata da una logistica funzionante e monitorante del traffico, che possa valutare, modificare o rettificare nel miglior tempo possibile direzioni di marcia, raddoppi di corsie, o sensi unici alternati, al fine di un minimo di scorrevolezza costante, indipendentemente dalle ore di utilizzo della tratta.
  • Credo che le istituzioni debbano tenere conto dell’impatto che il crollo del ponte avrà sul lavoro degli agenti di commercio. Dovrebbero chiedere ad Autostrade una riduzione del pedaggio, per tutti gli agenti con almeno un mandato attivo sul territorio Ligure.
  • La mia clientela e’ composta da trasportatori che rientrano esasperati dalla situazione del traffico.
  • Vorrei da domani vedere dei cantieri operativi, parlarne non basta più visto che la situazione non migliorerà fino al “nuovo” ponte; sarebbe di aiuto per la categoria una riduzione dei pedaggi autostradali (dietro presentazione documentata) ogni qualvolta ci si reca nel Ponente da Genova
  • Sono consapevole che le nostre Istituzioni stanno facendo il massimo per la cittadinanza: occorre sacrificio e rispetto per tutti, fare presto e bene un nuovo ponte, aumentare il numero di corse per i mezzi pubblici (bus e treni), incoraggiare car-sharing ed uso di servizi pubblici.
  • Fare poche parole ma molti fatti e cercare soluzioni alternative ad una viabilità che era comunque già compromessa prima del crollo. Aiuti ed agevolazioni fiscali agli agenti liguri sarebbero da prendere in considerazione.
  • Personalmente opero a livello regionale Liguria e Piemonte Ovest, ho messo in preventivo il pernottamento fuori casa, che precedentemente era occasionale. Questo comporterà un aumento dei costi di agenzia senza avere nessun beneficio sul fatturato.
  • Ho capito che dovrò lavorare di più per avere di meno.
  • E’ molto importante valutare, oltre che le situazioni di traffico nelle zone immediatamente intorno al luogo della tragedia, anche la situazione di traffico delle zone distanti in quanto sicuramente la viabilità ordinaria ha subito modifiche e flussi aumentati su tutta Genova: basti pensare alla zona di Marassi che ha subito un aumento del traffico, in quanto molte autovetture la percorrono per tornare nel ponente utilizzando Genova.
  • Est: medesimo problema si presenta anche in andata.
  • Ricostruire il ponte subito ed accelerare la realizzazione della gronda.
  • Targhe alterne per i privati, passaggio dei Tir nella fascia di ore notturne
  • Forte potenziamento e razionalizzazione mezzi pubblici. Accurato studio per istituire strade a sensi e corsie variabili a seconda di orari e flussi di traffico.
  • Ritengo importantissimo dilatare al massimo gli orari operativi delle attività portuali ma anche di altre attività pubbliche ( uffici , ambulatori, etc. ).
  • Non aspettare che come al solito si dica a posteriori che abbiamo perso posti di lavoro: facciamo in modo che si provi prima a non perderli.
  • Non possiamo rimanere bloccati per la chiusura di un ponte: a prescindere dalla tragedia avvenuta, che non si fosse prevista un’alternativa già da anni è una manifestazione dell’inefficienza e della poca lungimiranza.
  • Spero che le autorità comprendano e non si dimentichino di Genova.
  • Mi muoverò molto più spesso in scooter piuttosto che in auto.
  • Le agenzie  avranno maggior spese di carburante e autostrada, oltre al tempo perso a discapito dell’attività senza poter migliorare i fatturati; creare un recupero economico.
  • Il decremento che porterà al nostro fatturato e all’aumento delle spese. Non ci pensa nessuno?
  • E’ molto semplice: per fare le stesse cose di prima ci vuole molto più tempo…e il tempo è denaro…in questo caso perso!
  • Sicuramente la nostra categoria avrà un aumento dei costi sia temporali che economici: se si potesse parcheggiare gratuitamente in città sarebbe un aiuto.
  • Tempi di percorrenza maggiori portano a meno visite ai clienti e quindi diminuzione del fatturato. Determinati clienti hanno comunque già perso fatturato a causa della chiusura delle strade o per il traffico bloccato.
  • Peggioramento della qualità vita/lavoro.
  • Ridurre una corsia sulla A7 in direzione Milano all’altezza del bivio per la A12 in modo che il traffico proveniente da Levante per immettersi sulla A7 direzione Milano possa scorrere più agevolmente, al contrario di oggi che l’immissione ad una sola carreggiata fa registrare code pazzesche.
  • Sono costretto a subire le conseguenze di questa tragedia la quale si aggiungerà probabilmente alla mia difficoltà di sopravvivenza. E’ necessario prevedere una sorta di aiuto (sospensione studi di settore ad esempio)
  • Secondo me , le aziende mandanti potrebbero concorrere con dei bonus extra ( buoni benzina ) oppure con altri incentivi . Per chi, come me, percorre più di 1000 km alla settimana , oltre all’orario dilatato subiamo un’usura maggiore per i nostri veicoli.

 

Da quanto sopra si evince che le difficoltà sono importanti e che gli agenti sono costretti a subire solo negative conseguenze a questa drammatica situazione che non si risolverà a breve. Confido che le case mandanti prendano atto di cosa è accaduto nella nostra regione e prendano in seria considerazione le lamentele e le richieste che sono riportate qui sopra. Mi auguro di non vedere, nei prossimi tempi, disdette a mandati di agenzia per non raggiunti budget o a causa di risultati non in linea con le aspettative aziendali.

In caso contrario assicuro agli agenti il nostro impegno ad assisterli sia sotto il profilo pratico che legale e alle mandanti un linea durissima nella difesa della categoria.

 

           Davide Caropreso
Presidente Usarci-Sparci Liguria
presidenza@usarciliguria.it